Cattedrale di Raymond Carver – Recensioni

Cattedrale di Raymond Carver è da sempre considerato uno dei suoi capolavori. Una raccolta di racconti di cui l’ultimo è il titolo stesso del libro.

Torno a parlare di racconti e questa volta lo faccio con un gioellino della letteratura americana che apprezzo moltissimo.

Raymond Carver non amava che si definisse il suo stile “minimalista” perché riteneva che fosse un’espressione che sminuisse il suo enorme lavoro di ricerca per eliminare il superfluo, il vacuo. Tra i tanti libri di racconti che ho letto è la prima volta che mi trovo di fronte a delle pagine apparentemente scialbe, nel senso che dal racconto proprio per la sua brevità, ti aspetti il massimo del coinvolgimento.

L’apparenza però inganna, ancora una volta. Questo è uno di quei libri da leggere e rileggere perché Carver è talmente bravo ad eliminare il superficiale che per comprenderlo ci vuole un lettore attento. Sono i dettagli che fanno la differenza. Si racconta di episodi qualunque che possono capitare nella vita di qualsiasi persona ma che risvegliano la parte umana ed estremamente sensibile che c’è in ognuno di noi.

Cattedrale di Raymond Carver è un libro dalla scrittura asciutta che non deve dimostrare niente, tratto distintivo dei grandi autori. In questi racconti troviamo la vita con la sua drammaticità, la sua insensatezza ma anche la goia e i sogni infranti. I protagonisti sono gente comune, persone che suscitano tenerezza, rabbia, stupore in un misto di emozioni. Leggendo queste pagine mi è venuto da chiedermi “chissà perché ha agito così” oppure “ma cosa gli passava per la testa?”

Alla fine ti ritrovi a comprenderli e a giustificarli perché sono esattamente come noi. Cercano qualcosa che non trovano, giudicano gli altri, affrontano drammi, fanno cose insensate ma ciò che emerge più di tutto e che rende questo libro speciale è l’aspetto umano fortemente caratterizzante che emerge in ogni racconto.

Titolo: Cattedrale

pp 226 – € 10,20

Autore: Raymond Carver

Casa Editrice: Einaudi