Chi da adolescente non ha mai pensato “Odio gli adulti!”
Antoinette ha 14 anni e vive con i suoi genitori diventati improvvisamente ricchi in seguito ad un geniale colpo in borsa. La nuova quanto inaspettata condizione economica ha dato letteralmente alla testa alla famiglia Kampf. Antoinette è infelice e poco amata. Rosine, sua madre,è una donna anaffettiva ed esigente oltre modo, sempre sull’orlo di una crisi di nervi.
I Kampf sono genitori inadeguati e meschini che guardano solo alle apparenze con atteggiamento di rivincita verso un passato che considerano ingiusto. Tuttavia, i signori Kampf non sono ricchi, sono degli arricchiti piuttosto ignoranti.
Quando decidono di dare un Ballo nella loro dimora invitando tutte le famiglie più facoltose e note della città, Antoinette inizia a fantasticare. “Come sarebbe bello divertirsi per una serata e ballare stretta tra le braccia di un uomo” – ma la sua presenza al ballo è fuori discussione.
Rabbia, ribellione, rifiuto. Antoinette vuole che i genitori muoiano, meri usurpatori della sua felicità.
Il giorno del ballo arriva e in casa Kampf c’è grande agitazione.
I domestici che corrono da una parte all’altra, la signora Kampf sempre in preda al delirio che urla quante cose ancora ci siano da fare in un crescendo tra crisi, drammi e scenate.
Il tempo scorre ma qualcosa non sta funzionando, saranno arrivati gli inviti? Gli ospiti sono così sgarbati da arrivare con così tanto ritardo o addirittura non presentarsi? La tensione sale alle stelle e Antoinette, spettatrice nascosta di una serata dalla quale è stata esclusa, prova un senso di piacere misto a pietà per quei genitori patetici e miserabili.
Sua madre piange e si dispera ma per cosa? Per un ballo mai iniziato, per l’illusione di una vita che non le spetta di diritto? La bravata di una bambina basta a far sgretolare il castello di sabbia della famiglia Kampf. Il dissapore e il risentimento vengono fuori a cascata travolgendo gli adulti incapaci di gestire il senso di umiliazione e disfatta che provano.
Con questa lettura 2^ tappa del GDL #iromanzidellanémirovsky torno ad esprimere la mia grande ammirazione per questa fantastica narratrice.
Nel Ballo così come nel Malinteso ritroviamo l’egoismo e la superficialità degli adulti, questa volta messi sotto la lente di ingrandimento di una bambina quasi adolescente che li giudica con severità e consapevolezza. Bambina che fino a poco tempo prima aveva subito con timore i rimbrotti continui di una mamma ipercritica e stressante ma che ora riesce a vedere le cose con distacco e lucidità.
Ciò che vede sono due esseri deboli, incapaci di gestire i rapporti e ostaggi delle apparenze. I nodi si sciolgono, le verità emergono. Antoinette realizza di esser finalmente libera di vivere la sua vita rinvigorita da una forza inaspettata. Da questo momento in poi sarà sua madre ad aver bisogno di lei.
Titolo: Il Ballo
pp 83 – € 9,00
Autore: Irène Némirovsky
Casa Editrice: Adelphi