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Una cosa divertente che non farò mai più – D.F Wallace

24 Settembre 2018
saggio David Foster Wallace Recensioni

D. Foster Wallace ha trentatrè anni quando la prestigiosa rivista Harper’s lo incarica di redigere un reportage di viaggio a bordo della nave da crociera extralusso Nadir diretta ai Caraibi. Un resoconto di sette giorni che raccontati dall’abile penna di D. Foster Wallace si trasformano in un geniale saggio antropologico. Dal momento in cui i passeggeri sono stipati nell’hangar in attesa della salita, fino alla fine del soggiorno a bordo della nave, l’autore con straordinaria capacità di osservazione descrive, con uno stile raffinato, fluido e piuttosto comico, il business delle navi da crociera e dei suoi attori.

I passeggeri della Nadir sono uomini e donne ad alto reddito che si muovono disinvolti negli ambienti della nave, hanno abiti appropriati per ogni occasione e gli strumenti necessari a giudicare una cena a 5 stelle. In altre parole sono perfettamente affini alla mega struttura del divertimento e dell’ozio si abbandonano al vizio in tutte le forme offerte.

D. Foster Wallace invece appare piuttosto goffo, confuso e con una dichiarata attitudine fobica. Si sforza di orientarsi tra i ponti della meganave, di socializzare con i compagni di viaggio, di sentirsi ‘normale’ in un ambiente che chiaramente non gli appartiene. Il più delle volte quindi si affida al potere consolatorio della sua cabina dove guarda gli stessi film a ripetizione e mangia frutta a volontà.

Non avrete scelta se non quella di divertirvi

Recita infatti lo slogan pubblicitario della compagnia. Il divertimento è un obbligo e non puoi esimerti dal farlo. D. Foster Wallace non sembra divertirsi infatti lo sentiamo ricorrere spesso alla parola disperazione. La super organizzazione della Nadir prevede l’annullamento dei bisogni della persona perché gestisce le tue necessità ancor prima che tu le abbia pensate. Wallace è l’anticonformista. Non si diverte e spende troppo tempo a farsi domande, temendo di essere anche lui sopraffatto dal meccanismo di servizio, tanto da nutrire un certo senso di colpa.

Per di più l’inganno di una realtà che più perfetta non si potrebbe immaginare, in cui tutti i ‘professionisti del piacere’ arruolati in una gerarchia rigidissima sanno esattamente cosa fare a ritmi serrati, instilla il dubbio sulla lealtà del servizio offerto.

Chi credono di prendere in giro con il Sorriso Professionale?

Si chiede D. Foster Wallace, amareggiato al pensiero di sorrisi finti che si accendono come lampadine. L’esperienza ‘capronesca’ del divertimento che coinvolge i nadiriti, i passeggeri da lui ribattezzati, lo porta a chiedersi se davvero sia l’unico ad accorgersi dello sguardo sprezzante che il personale di servizio e i commercianti locali gli rivolgono.

Alla fine si troverà a rimpiangere la sua casa e lo stress della vita quotidiana sulla terraferma!

La genialità di D. Foster Wallace è nota ma non avevo ancora avuto modo di leggerlo e devo dire che come inizio non c’è male. La lettura è scorrevole, lo stile unico e naturalmente ricercato. Ho apprezzato molto l’originalità dei termini da lui coniati e le note a piè pagina che sanno di libro nel libro.

Il racconto, seppur partendo da usi e costumi dell’americano medio in vacanza possa lasciar spazio a temi sociali più importanti, non risulta mai un predicozzo perché si limita a raccontare. Anzi, l’autore stesso si mette in discussione e prova vergogna della sua ostentata americanità in alcune circostanze.

Geniale è il modo in cui riesce a descrivere scene, di fronte le quali potremmo esserci ritrovati tutti una volta nella vita, con incredibile capacità di scomporre la realtà, risultato anche, immagino, delle sue nevrosi. Il tutto è intriso di una comicità talvolta grottesca che mi ha strappato vere e proprie risate!

A dire la verità io non sono mai stata in crociera e il saggio di D. Foster Wallace mi ha confermato che non è il tipo di vacanza che possa fare al mio caso. Punti di vista. Voi cosa ne pensate?


Una cosa divertente che non farò mai più
pp 151 €15
Autore: D.F Wallace
Casa Editrice: Minimum Fax

6

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About Me

Compro più libri di quanti ne riesca a leggere. Agitata culturalmente, spacciatrice di libri e consigliera di letture, leggo da quando ho memoria.